Citando un vecchio cult movie possiamo affermare che ciascuno di noi vive in una prigione senza sbarre: una specie di sogno collettivo indotto dove vi è ben poco spazio per le iniziative arbitrarie e dove si è costretti a comportarsi secondo dettami ben precisi, che nessuno ha scelto, ma che è bene seguire se si vuole essere accettati dalla società.
E’ la prigione del condizionamento sociale, un cocktail micidiale di regole, convinzioni, modelli, limiti e paure che ci viene somministrato quotidianamente fin dall’infanzia da educazione, giornali, televisione, cinema, politica, moda ecc.
Questa forma invisibile di controllo colpisce con maggiore intensità il sesso femminile che, per la sua emotività accentuata e per il suo forte bisogno di approvazione sociale, è molto più facilmente suggestionabile e sensibile a questo tipo di manipolazioni.
E il fenomeno è sotto gli occhi di tutti. Hai sicuramente notato come il modo di proporsi delle donne cambia nel corso degli anni: pantaloni sempre più aderenti, tacchi vertiginosi, calze velate, ciglia e unghie sempre più lunghe e ricamate, ciabattine e abiti confezionati per sfruttare al massimo ogni centimetro quadrato di nudità.
Osservando questa evoluzione della moda verso la provocazione estrema, potresti avere l’impressione che la donna è sempre più affamata di attenzione e considerazione e quindi anche più facile da avere ma in realtà, non appena tenti di dar loro quella considerazione che apparentemente desiderano, si mostrano quasi seccate dalle tue avances, anche se fatte con educazione e delicatezza.
Probabilmente hai tentato di farti avanti con la tua vicina di casa, che incontri ogni giorno in ascensore tornando dal lavoro, e che ti fa girare la testa con quei leggings sulle sue gambe da urlo. Ma, combinazione, il giorno dopo scopri che lei ha cambiato turni di lavoro e non vi incontrate più.
Oppure hai attaccato bottone con quella donna così elegante e sexy che notavi ogni volta al supermercato ma lei, la volta dopo, è andata a fare spesa da un’altra parte. E che mi dici della tipa dalle forme perfette che porta il suo cane al parco e che vedi sempre quando vai a fare footing? Provi ad approfondire la sua conoscenza e, all’improvviso, il suo cane cambia abitudini… sparita nel nulla!
Ti stai di sicuro domandando come mai queste creaturine apparentemente dolci e disponibili che ti provocano con i loro abitini succinti, ti rifiutano proprio nel momento in cui fai qualcosa per soddisfare il loro compulsivo bisogno di attenzioni. Non è difficile rispondere a questa domanda.
La causa è da ricercarsi nel fatto che il condizionamento sociale colpisce anche te. Fin da bambino ti è stato insegnato ad avere un certo atteggiamento con le donne, a considerarle e a trattarle in un certo modo. Il problema è che ciò che ti è stato insegnato fino ad ora non funziona per niente anche perchè, se funzionasse, le donne si innamorerebbero di te e non di individui dai quali non ti faresti nemmeno lucidare le scarpe gratis.
E’ vero che dietro al modo di proporsi delle donne c’è uno schema psicologico del tipo “non ho nessuna intenzione di venire a letto con te ma voglio essere sicura che tu lo desideri”, ma è altrettanto vero che sotto alla spessa crosta di convenzioni e di modelli socio culturali, ribolle il magma dell’istinto naturale di una donna che è più potente di qualsiasi schema psicologico indotto dalla collettività.
Vai a stimolare opportunamente questo istinto e il gioco è fatto. Chi ha capito questo si sta letteralmente prendendo a schiaffi da solo per non averci pensato prima… e tu? Vuoi continuare a dimenarti nel pantano delle contraddizioni che le donne ti propinano di continuo, oppure vuoi finalmente uscire dal fango degli insuccessi?
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